Mostra Alfabeto di Paolo Galletti

Installazione permanente nel Palazzo Comunale di Piazza Matteotti a Tavarnelle

Data:

18 Dicembre 2021

Tempo di lettura:

3 min

foto mostra

Descrizione

BARBERINO TAVARNELLE –  La geometria della conoscenza del pittore tavarnellino Paolo Galletti rivive in uno spazio pubblico per diventare patrimonio collettivo.


A come amore, angoscia, ansia. V come verità, vita, vittoria.
Le molteplici forme della cultura proposte dal Comune di Barberino Tavarnelle ripartono dall’abbecedario pittorico di Galletti.
Una prospettiva dell’arte che racconta i temi della vita e della condizione umana con le lettere dell’alfabeto, raffigurate come porte dalle linee rigide che esplorano mondi interiori e sentimenti contrapposti.
Dalla A alla Z, una lettera per ogni emozione, principio, valore, concetto, elaborato dall’artista dal talento poliedrico.

Paolo Galletti (1937-2015) si distinse nel nuoto, divenendo campione mondiale. E con la stessa determinazione e passione conquistò uno spazio di primo piano nella pittura come interprete del suo tempo, innamorato dei chiaroscuri della vita che proiettò in una dimensione spaziale, bizzarra, anticonformista.


“Alfabeto” è il titolo dell’opera plurale che arricchisce gli spazi del Palazzo comunale di Tavarnelle con un’esposizione permanente caratterizzata dalla presenza di ventidue quadri.

Il polittico è stato realizzato negli anni 1989-1991 dall’autore fiorentino che scelse il Chianti fiorentino come terra elettiva ed è qui che mise radici con la moglie e i tre figli.

L’esposizione dell’opera, messa a disposizione dalla moglie Anna e dai figli Laura, Maria Cristina e Massimo, e è curata da Paolo Santagati.

Il Comune ringrazia la famiglia “per questa importante opportunità di diffusione e valorizzazione culturale della produzione di un grande artista e un gigante del nuoto italiano che si lega a doppio filo con la comunità e il territorio”.

Al taglio del nastro, avvenuto alcuni giorni fa, erano presenti il sindaco David Baroncelli, l’assessore alla cultura Giacomo Trentanovi e i familiari.
“Un grazie particolare alla famiglia – dichiara il sindaco David Baroncelli – per aver messo a disposizione del territorio un’opera così prestigiosa. Per noi rappresenta un segnale di ripartenza in un periodo in cui non è facile recuperare la dimensione sociale e culturale: la nostra comunità vive di contatti e relazioni; con i linguaggi dell’arte e la loro forza espressiva possiamo tornare a comunicare e ad esprimere sentimenti ed emozioni”.

“Un’installazione di grande bellezza e profondità che impreziosisce corridoi e uffici della sede istituzionale di piazza Matteotti – sottolinea l’assessore Trentanovi – Un’occasione per valorizzare gli spazi pubblici, che si affianca alla mostra permanente collocata da alcuni decenni nel palazzo comunale di Barberino Val d’Elsa, dove è esposta la collezione di Vico Arte dalla quale spiccano opere di particolare pregio e respiro nazionale come i dipinti di Ugo Capocchini“.
Non tutte le lettere di Paolo Galletti sono associate a temi e concetti che evocano lo scorrere della vita.

Alcuni quadri sono privi di didascalie, lasciate deliberatamente in bianco così da stimolare libere interpretazioni nello sguardo dei visitatori.

“Con quest’operazione culturale – dicono i familiari dell’artista – resa possibile dall’impegno e dalla sensibilità dell’amministrazione comunale, che ringraziamo sentitamente, si è realizzato il desiderio di nostro padre. Che voleva esporre in un’unica sede tutte le opere che compongono il polittico”.

La mostra è visitabile in orario di apertura degli uffici comunali.

Ultimo aggiornamento

24/02/2022 - 13:53